05 giugno 2012

Meno "Famiglia", più famiglie

Chiara ed io siamo stati invitati a tenere un bereve intervento sull'essere famiglia per la Festa della Famiglia io diocesi. Dopo una parte di animazione, abbiamo lanciato questo messaggio.

Nel gioco proposto, abbiamo voluto riprendere con un filo di ironia alcune situazioni “tipiche” della vita familiare. Abbiamo fatto riferimento ai conti da far quadrare, ai rapporti con la scuola e la parrocchia, alla difficoltà di conciliare le esigenze di tutti,...
Il nostro messaggio finale è semplice. Vogliamo affermare che tutto questo.... è bello, sano, importante. Perché vediamo molte famiglie che sono così prese dalla fatica di essere famiglia da non riuscire a vedere la gioia e la bellezza di essere famiglia.
Invece, oggi vogliamo dedicare un ODE alle famiglie.
Non a LA Famiglia, quella astratta, ideale, ma a LE famiglie, a NOI famiglie, a noi tutti!
A noi tutti, che non siamo famiglie perfette belle invincibili e serene. Siamo invece le famiglie traballanti, affaticate, imperfette. Eppure crediamo che in questo essere traballanti, affaticate, imperfette, ci sia un valore da riconoscere, un GRANDE valore da riconoscer-CI.

Sono in tanti a lodare la Famiglia e a chiederci di essere diversi, migliori.
Gli insegnanti ci rimproverano di non fare fino in fondo il nostro dovere educativo, ci dicono che se lo facessimo fino in fondo i nostri figli sarebbero più capaci, sereni e intelligenti. E hanno ragione, certo, come dargli torto?
I politici e le istituzioni ci chiedono di essere educatori migliori, di essere cittadini esemplari, di essere promotori di una società migliore e più giusta. E hanno ragione, certo, come dargli torto?
I sacerdoti, i catechisti ci dicono che dovremmo essere più spirituali, più credenti, più fedeli, capaci di vivere la fede in maniera piena così da essere annunciatori più credibili.
E hanno ragione, certo, come dargli torto?
Sì, è vero. Possiamo ancora essere migliori. E a scuole, istituzioni, chiesa chiediamo di aiutarci a crescere ancora, a migliorarci.
Ma crediamo che oggi sia necessario fare un applauso a noi famiglie per quello che siamo, per il nostro presente imperfetto, non per quello che dovremmo essere.

Rendiamoci conto del estremo valore che SIAMO – GIA' OGGI.
Con i nostri sogni, con le nostre fatiche, con le delusioni ma anche le risorse impensabili di cui forse dubitavamo persino di disporre, ma che sono emerse nel momento più difficile.
Noi famiglie, con la nostra debolezza e con il nostro fragile potere educativo, che vogliamo far crescere i figli, nutrendoli, vestendoli, dando loro un'istruzione e facendo sì che tutto questo sia compatibile con i conti da far quadrare a fine mese.
Noi famiglie imperfette, che amiamo i figli, che ci preoccupiamo per loro e cerchiamo una scuola più adatta alla loro crescita; che vorremmo che le amicizie che frequentano fossero costruttive che che ci interroghiamo su quale sia la strada giusta da percorrere nella vita,
Noi, che ci prendiamo pena perché quel figlio forse sta frequentando qualche cattiva compagnia
o sta andando male a scuola e non ci vogliamo arrendere e continuiamo a cercare un canale di comunicazione con lui nonostante le parolacce e le porte sbattute.

Noi famiglie SIAMO di valore, per il semplice fatto di ostinarci a tenere insieme sotto lo stesso tetto cose diverse, teste diverse, cuori diversi...: il lavoro e il riposo, il tempo per il coniuge e quello per i figli, il gioco e l'impegno, i bisogni di ciascuno e le regole per tutti.
E siamo dei maghi quando riusciamo a essere vicino a chi è malato e nel contempo festeggiare il compleanno dei più piccoli; o quando scopriamo che la nostra casa si ingigantisce e ha più metri quadrati del previsto solo perché abbiamo saputo che nella pancia di mamma c'è un nuovo arrivo

La moltiplicazione dei pani, la condivisione dei beni, l'abbraccio dei lontani...
Sono questi i miracoli che accadono ogni giorno nelle nostre case e solo un po' di santa incoscienza ci salva dal pensiero della grande responsabilità che il nostro essere famiglia comporta.

In un mondo di solitudini noi siamo palestre di comunione.
E oggi essere famiglia è la vera rivoluzione.


1 commento:

Grazia Accoto ha detto...

Grazie per aver detto alla mia mente ciò che il cuore mi dice tutti i giorni.
Grazia, mamma di tre cucciolotti