22 dicembre 2007

Avvento

E' il tempo dell'attesa, della maturazione. L'Avvento liturgico si avvia al suo termine, mentre mia moglie ed io continueremo a vivere il nostro primo avvento familiare che terminerà a Pasqua. Ed è bello meditare su questa "convergenza parallela" tra tempo umano e tempo divino. E' bello aspettare Natale con la mano sulla liquida turbolenza della pancia di Chiara, ascoltando il silenzioso miracolo della vita scalpitante. C'è già, lo senti che c'è, lo vedi che c'è, ma ancora il tempo non è maturo. Attesa.
Quest'anno sono molto preso e non riesco a fare una poesia natalizia come quella dell'anno scorso. Anche se con queste poche righe, ci tengo però a farvi i miei auguri di cuore: che possiate anche voi sperimentare la trepidazione dell'attesa e la gioia dell'arrivo. E soprattutto, che la possiate condividere, con la fiducia si chi sa che "ciò che tarda arriverà".
PS: Per i maschietti gli auguri proseguono su Cose dell'andro-mondo.

01 dicembre 2007

Piezz 'e core

In una scuola elementare del sud d'Italia, due bambine litigano violentemente, una di esse aggredisce fisicamenete l'altra. La maestra interviene per separarle, prende la bambina più aggressiva e violenta e le rivolge un rimprovero molto secco rigurdante la violenza della sua reazione nei confronti della compagna. Nel pomeriggio, la madre di questa bambina telefona inviperita alla maestra: "Lei non si deve permettere di rimproverare mia figlia!" "Guardi signora che sua figlia era completamente fuori di sé e stava facendo del male alla compagna, andava fermata. Del resto, essendo la maestra, è mio compito..." "Non mi interessa il suo compito: se mia figlia si difende fa bene. Io mia figlia non la tocco nemmeno con un dito e sono io che le ho insegnato a farsi rispettare se qualcuno osa farle qualcosa. Se lei interviene ancora io la denuncio".
Non commento. Riporto solo alcuni stralci di un intervento di Silvia Bonino.
"Molti genitori manifestano difficoltà nel tradurre in pratica la fondamentale esigenza di porre delle regole ai figli e di chiederne il rispetto. [...] molti adulti trovano intollerabili le emozioni negative che nascono sia in loro che nel bambino quando a questi vengono poste delle regole. [...] In realtà questi conflitti non sono segno di cattiva relazione, ma sono momenti normali ed anzi necessari nello sviluppo. Essi aiutano il bambino a misurare se stesso, a costruire la propria sicurezza, a comprendere i vincoli del proprio agire e trovare strategie più creative per raggiungere i propri scopi, a costruire relazioni sociali positive. [...] Molti genitori vivono invece i momenti di conflitto con grande ansia e sensi di colpa, nell'erronea convinzione che la relazione con il bimbo debba sempre scorrere tranquilla, gioiosa a priva di asperità. [...] si stenta a riconoscere che l'azione educativa non è un susseguirsi ininterrotto di momenti idilliaci, come se la vita fosse un perpetuo spot pubblicitario o una favola in cui tutti i personaggi vivono sempre felici e contenti. Si tratta di una deformazione egocentrica, in cui l'adulto viene meno al proprio compito formativo e utilizza i bambini per compensare le proprie difficoltà, quando non le proprie carenze affettive".
(S. Bonino, "Genitori, regole, figli" in Psicologia contemporanea (204/2007), pp. 24-25)