28 aprile 2014

Sulla morte senza esagerare

Ho scoperto da pochi giorni questa poesia di Wislawa Szymborska, poetessa polacca, premio Nobel per la letteratura. Ve lo propongo senza commentarla, chiedendovi solo di gustarvi questo immenso inno alla vita.

Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.
Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.
La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno fin ora, insufficiente.
I cuori battono nelle uova. Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.
Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.
Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.

09 aprile 2014

Etologia convegnistica


Grande scoperta nel mondo della scienza! Individuati i primi cinque profili di Animali Da Convegno; eccoli qui in esclusiva. Indipendetemente dal contenuto del convegno (dalla filosofia alla medicina, dall'economia all'astrofisica) esistono delle "specie umane" onnipresenti che è bene imparare a riconoscere.

L'Amanuense
Unica specie animale di cui non si conoscono esemplari maschili. L'Amanuense è la versione convegnistica della dolce e cara sgobbona liceale. La si riconosce dalla sua postura tipica, reclinata sul quadernone; non guarda mai il palco, i relatori  o la sala; scrive speditamente con buona grafia. Se le restano dieci secondi liberi, li usa per abbellire i suoi appunti con qualche cuoricino. Passa tutto il tempo del convegno a prendere appunti su qualsiasi cosa detta da qualsiasi oratore. E guarda con aria smarrita chi non fa lo stesso. "Ma... come", pensa, "come fate a seguire in maniera adeguata il convengo senza prendere appunti?" (ma non osa chiederlo ad alta voce). L'idea che si possa prestare ascolto a qualcuno semplicemente, senza dover per forza trascriverne le parole, non è contemplata fra le sue opzioni. Aggiungiamo, inoltre, che l'Amanuense non prende veri e propri appunti, perché questo significherebbe prestare ascolto critico e operare sintesi. Le sue, sono, di fatto, trascrizioni letterali, dal "Buongiorno" iniziale al "Grazie a tutti" finale.

Il Professore / la Professoressa
Il Professore "SA". Ma forse non sa che noi sappiamo che lui sa. E allora si sente in dovere di sottolineare che lui "SA VERAMENTE". Perché LUI ha scritto, LUI ha letto, LUI ha fatto, LUI ha conosciuto, portando la Luce della Verità là dove, sin al suo arrivo, avevano regnato le tenebre dell'ignoranza. Gli esemplari femminili di questa specie, hanno la particolarità di sottolineare la propria appartenenza al genere femminile (solo LEI , "da donna e in quanto donna" ha letto, ha fatto, ha scritto, ecc.) convinte che questo dia maggior spessore intellettuale alle proprie argomentazioni. I maligni, in platea, commentanto che tutta questa sottolineatura sull'essere donna è doverosa, perché altrimenti non lo si capirebbe.

Il Fondatore
Variante estrema del Professore, il Fondatore è il vero esemplare Alfa del branco. O, almeno, così crede e vuol far credere attraverso i suoi racconti da cui si evince come sia stato "il primo in Italia" (esemplare Alfa) "il primo in Europa" (esemplare Alfissimo) o addirittura "il primo al mondo" (esemplare Alferrimo) a dire/fare/pensare le cose di cui tutto il convegno tratta. Ed è stato così "il primo" in tutto, che lo potrà affermare su qualsiasi argomento di qualsiasi convegno. I suoi interventi sono accolti da una platea mediamente imbarazzata da cotanta sicumera, ma aizzata agli applausi dalla claque dei proseliti entusiasti (il cui entusiasmo è direttametne proporzionale alla quantità dei soldi che hanno pagato per partecipare ai corsi di formazione del Fondatore).

Il Buffettista
Probabilmente segnato da traumi alimentari in età infantile, il Buffettista non si iscrive al convegno se prima non ha sufficienti informazioni sul tipo di catering fornito.
Si apposta con anticipo vicino ai tavoli perché deve essere il primo ad assaggiare tutto. Per far questo studia in maneira scientifica la disposizione della sala, il flusso degli ospiti, l'organizzazione dei camerieri,ecc. per potersi muovere con più velocità e scaltrezza tra i tavoli evitando le code. Nei casi più estremi può arrivare a dare informazioni distorte agli altri partecipanti ("Pare che abbiano finito la lasagna...") o a corrompere i camerieri. Ciò che veramente importa al buffettista non è la quantità, ma la varietà: si onora di aver assaggiato un po' di qualsiasi cosa fosse presente al buffet. Quindi, se volete farlo stare male, veramente male, inventatevi un piatto inesistente e poi dite: "Lo hai assaggiato, vero? No? Peccato, era veramente buono, non mi dire che te lo sei perso,..."

Il Commentatore seriale
Animale scaltro, vive nella penombra delle platee. Emette versi, mugugni o intere frasi con un volume di voce abbastanza forte da essere sentito con chiarezza nel raggio di due file di poltrone, ma non abbastanza forte da potersi fare identificare dai relatori del convegno.
Scopo dei suoi interventi è far sapere ai suoi vicini di poltrona quel che lui pensa dei relatori. Il fatto che i suoi interventi siano solo interiezioni, bofonchiamenti di dissenso e svalutazioni in genere, fa ipotizzare che, come dicono gli etologi di Oxford, "je rode'r culo" di non stare sul palco tra i relatori ufficiali.


Ce ne sarebbero altri...