03 ottobre 2014

Cari amici piennellisti...

C'era una volta la PNL.
Nata, a mio avviso, con intenti nobili e con riferimenti a buone radici (Bateson, Palo Alto, Watzlawick, Satir, Erickson,...) mi sembra di vedere una sua involuzione su una strada marchettara-esoterica che non le rende gustizia.
Io stesso utilizzo alcuni tra gli strumenti PNL (il metamodello, l'attenzione al linguaggio come sistema di costruzione del mondo) e, proprio perché ne vedo la bontà, mi secca vederli propagandati come "armi" per portarsi a letto la prossima ragazza o vendere un rotolo di carta igienica in più.
Poi ieri una mia amica mi chiede se ho delle frasi (più o meno "zen") per mandare a quel paese gli esaltati monotematici che ammorbano i social con le loro "tecniche" più o meno piennellisitiche applicate, al rimorchio, alla ricchezza, al consenso sociale. Le prime due sono abbastanza note, le altre le ho prodotte io.
Eccole qua:

1. Dio esiste ma non sei tu: rilassati!

2. E fattela una risata ogni tanto!

3. Mi rifiuto di pensare che tutta la vita sia riducibile a obiettivi e risultati. Voglio mantenere il mio diritto allo stupore.

4. E' vero: siamo molto più potenti di quello che crediamo di essere. Ma questo non giustifica il tuo delirio di onnipotenza.

5. Io voglio essere autonomo. Ma non credo di bastare a me stesso. Nel mio limite incontro gli altri... ed è bello!

6. Non ho bisogno che tutti mi dicano di sì. Sono capace di sopravvivere alle frustrazioni di chi mi dice di no.

7. Come dicono a Lecce: "...de menu!"