09 aprile 2011

Il counseling (Lettera all'amico Gigino quattro anni dopo)

Caro amico Gigino, ti ricordi di me?
Ti avevo scritto l'ultima volta quattro anni fa, per spiegarti cosa fosse il counseling. Torno a scriverti ora per darti una buona notizia.
L'Associazione di counselor professionisti di cui faccio parte, AssoCounseling, durante il suo ultimo convegno (2-3 aprile 2011) ha divulgato una definizione "ufficiale" di counseling, elaborata dal comitato scientifico ed approvata dai soci. Mi sono sentito in dovere di fartela conoscere, eccola qui:

Il counseling professionale è un'attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione.
Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento.
E' un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il counseling può essere erogato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale.

Durante i miei studi avevo trovato ed analizzato diverse definizioni di counseling, ma trovo questa definizione la più bella, capace di essere semplice, concisa, densa, come nessun altra sinora.
Soprattutto nelle prime due frasi, emergono: l'obiettivo (miglioramento della qualità di vita del cliente; rinforzo delle capacità di scelta o di cambiamento), l'orizzonte metodologico generale (sostenere i punti di forza e le capacità di autodeterminazione), gli strumenti basilari (ascolto e riflessione) e le situazioni in cui è utile (processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi).

Come vedi, c'è voluto un po' di tempo, ma alla fine, ce l'abbiamo fatta.
Un caro saluto!

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