08 gennaio 2007

L'orecchio di Salomone

Ladies and gentleman, vi presento il re Salomone, l'uomo più saggio di tutti i tempi. Il suo segreto? Semplice: sa ascoltare. Era questo dono, infatti, che aveva chiesto in preghiera: "Donami, Signore, un cuore che ascolta". La saggezza, insomma, è una questione di ascolto. A pensarci bene, non è solo la saggezza, ma tutta la nostra vita ad essere legata all'ascolto. Dalla qualità dell’ascolto dipende la qualità delle relazioni. Tanto più di una relazione che vuole essere relazione d’aiuto, come il counseling. E' questo che un buon counselor fa: soprattutto ascolta. Il resto viene dopo.
Siamo sicuramente capaci di sentire, forse un po' meno capaci di ascoltare. L’ascolto ha bisogno di essere continuamente rinnovato, sostenuto, purificato. L’altro mi parla, comunica di sé in una maniera ampia, che comprende le parole ma va anche al di là di esse. Ascoltare senza accavallarsi, senza foga di controbattere; puramente ricettivi, senza dare per scontato ciò che l'altro mi dirà. Con la paziente fatica dell'umiltà, necessaria per prendere sul serio le parole che l'altro ci dona, senza incasellarle in automatico nei propri schemi. Buon ascolto!

PS: "Salomone" in ebraico significa "il pacifico": solo chi ascolta sa "fare" la pace.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buongiorno cugino, a te e a tutti i lettori del blog. Io sono d'accordissimo con Salomone, l'ascolto è l'abc, molto impegnativo come abc, ma senza ascolto è babele. Mi hai fatto tornare in mente una frase che ho ascoltato un pò di anni fa in un film (niente citazione biblica, solo un filmetto con Silvio Orlando) dove per un anno intero il protagonista non si era accorto che la sua collega era innamorata di lui e perde l'occasione di cambiare vita. E alla fine del film, l'Orlando, un pò furioso sì, grida alla bidella nella scuola deserta: l'anno prossimo dobbiamo fare un seminario sull'attenzione, l'attenzione è la cosa più importante altrimenti le cose ti passano sotto gli occhi e non te ne accorgi.
Occhi e orecchie ben aperti allora, cuore in ascolto, mente sveglia, insieme all'augurio più bello che abbia trovato nella Bibbia: la buona volontà.
Un abbraccio, son quasi le otto, vado dal caffè.