27 gennaio 2012

Crescere è bello! (nonostante tutto)


Ho conosciuto le storie di diversi adolescenti di oggi e mi è sembrato di scorgere in esse un fattore comune. Molti di loro mettono in atto comportamenti "sabotatori" della crescita e dell'auto-realizzazione (limbo scolastico, non-scelte protratte sul piano professionale o affettivo,...). Sembra quasi che, sotto sotto, non abbiano nessuna voglia di terminare gli studi, uscire dal nucleo familiare d'origine e conquistare la propria indipendenza andando per la propria strada.
Una diffusa paura di crescere e del futuro li porta a considerazioni di questo genere: "Io sto bene in casa, mi coccolano, mi vogliono bene, mi rispettano. Sì, mi rompono un po' le scatole ma è un prezzo che pago volentieri, in fin dei conti. I miei bisogni primari sono soddisfatti e non mi manca nulla. Ho anche le mie libertà. Invece, riguardo il  futuro, mi dicono che la mia generazione è condannata al precariato, che avrò un futuro difficile, che mi dovrò sbattere parecchio per trovare uno straccio di lavoro e che comunque, quando lo avrò trovato, non potrà mai garantirmi la serenità. Perché mai dovrei voler crescere?".
In questa chiave leggo anche la fatica di tanti genitori che, con le migliori intenzioni, cercano di motivare i propri figli allo studio o alla scelta convinta di un percorso di vita/professionale con le seguenti parole: "Impegnati fin da ora, con lacrime e sangue, perché questo è quello che ti aspetta, abituati da adesso...".
In questo modo, però, ottengono l'effetto opposto. I loro figli iinfatti pensano: "Visto che già dovrò soffrire in futuro, perché dovrei faticare sin da ora? Sai che c'è? Io mi godo il presente, non ha senso faticare ora per costruire un futuro già così tristemente determinato". E restano bloccati in un limbo generazionale...
Cari genitori, avete mai pensato a mandare ai vosti figli un messaggio opposto? Vi aiuto io, dài. Iniziate così: "Crescere è bello. Faticoso, certo, ma bello. Diventare adulti significa diventare realmente autonomi, sperimentare possibilità, conoscere il mondo, contribuire a costruire il sociale, aiutare gli altri a crescere, inventare la polis, lottare per una causa.... E tutto questo è bello, lo vedi quanto mi piace? Finché resterete nelle vostre tane morbidose e sarete dipendenti dagli altri non potrete gustare tutta questa bellezza. Essere adulti è gratificante, mica roba da sfigati!".
Per aiutare i nostri figli a crescere, smettiamo di idealizzare e ovattare la giovinezza e mostriamo loro di essere adulti capaci di felicità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno, il suo articolo mi commuove.vorrei incontrare persone che la pensano come lei,oer accendere in me un po' di fiducia nella vita.

Francesco ha detto...

Grazie infinite per l'apprezzamento. Di persone che la pensano come me in giro ce ne sono, grazie a Dio! Certo, si tratta di persone che lavorano un po' nell'ombra della quotidianità anziché alla ribalta mediatica, per cui a volte occorre cercare un po'...
Meno male che la tecnologia ci aiuta!
Un caro saluto