16 aprile 2008

Vieni avanti creativo!

L'immagine "genio e sregolatezza" che comunemente si attribuisce agli artisti non rende un buon servizio alla nostra capacità creativa. Nella mentalità comune una persona creativa è spesso intesa come svagata, magari un po' eccentrica, lontana dal "buon senso comune" (ed è triste vedere come alcuni ragazzotti provinciali con sogni di gloria si adeguino a questa immagine ottocentesca atteggiandosi a bohemien perché gli altri si accorgano di "quanto è artista"). Le riflessioni più mature sulla creatività, invece, ci portano tutte verso un percorso ben definito:
1. Creatività è riuscire a generare qualcosa di nuovo attraverso un processo che affronta la fatica della "diversità", dell'eterogeneità. Essere creativi significa tenere più cose diverse insieme, è per questo che creare è bello ma anche faticoso.
2. Si arriva alla creatività solo attraverso l'esplorazione di sentieri ameni caratterizzati dall'insolito, dall'imprevisto, dal "perchè no?", dalla divergenza, dall'errore, dal cazzeggio (tutti elementi riconducibili al "pensiero laterale" -- fase generativa-divergente).
3. Eppure divergere, immaginare ed esplorare non basta: creare richiede la fatica dell'impegno della realizzazione attraverso un processo molto simile al lavoro di un artigiano che lima, smussa e rifinisce (fase realizzativa-convergente).
4. La creatività si può imparare/allenare esercitandosi a fare i divergenti e i convergenti. Ognuno di noi per carattere e/o educazione tende a privilegiare uno di questi aspetti, ma per essere creativo dovrà imparere ad integrare l'aspetto mancante. Finché mancherà questa pluralità saremo solo delle persone immaginifiche o dei bravi esecutori ma non dei creativi.
Ed ora, preso dall'esaltazione per essere diventato papà della splendida Sara, vi sparo un leggero pillolone filosofico-teologico.
La forma più alta della creatività umana non sta nell'arte ma nel generare vita attraverso (guarda caso) la diversità (fosse anche meramente biologica) maschile/femminile. L'esperienza della generazione di vita nuova attraverso la pluralità/diversità è ciò che rende gli esseri umani partecipi della "Creazione perenne", di quel processo creativo di Dio che non è più qualcosa accaduto "in quel tempo", ma qualcosa che riguarda continuamente l'oggi.
E contemplando in noi creature la possibilità di essere creative (nel senso di co-creatrici) non mi resta che concludere: che grande creativo il nostro Creatore!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I miei più sinceri auguri a papà Francesco! e un bacio di benvenuto alla mia piccola omonima...

Anonimo ha detto...

Ciao Francesco,

non ho ancora letto il post ma la domanda mi nasce spontanea; dove hai trovato la mia foto di spalle?

Ciao ciao paparino,
Paolo.