In un libro di psicologia trovo un esercizio interessante: "Pensate alla vostra infanzia e ricordate il personaggio di fantasia che più colpiva all'epoca la vostra immaginazione e con il quale vi identificavate". In un lampo mi ritornano in mente i fumetti dei supereroi Marvel, improbabili uomini in calzamaglia dotati di strani poteri e coinvolti di mille avventure. Una parte di me è ancora lì, dentro quel mondo. "Super-eroi con super-problemi", sono stati chiamati, perchè, a differenza di alcuni personaggi a tutto tondo, l'idea vincente della squadra Marvel fu di creare personaggi che unissero ai propri incredibili poteri, delle vicende più "umane" (problemi in famiglia, incapacità di comunicare i propri sentimenti, difficoltà sul lavoro, emarginazione sociale, ecc.).
Mi piace allora riprendere questa idea come un'immagine di ciascuno di noi, preso dalle sue faccende quotidiane, ma al tempo stesso custode di energie incredibili che ci aiutano nelle nostre avventure quotidiane.
Ci siete anche voi? Che maschera portate? Che supereroe/supereroina siete? Quali superpoteri avete? Sapete rendervi invisibili in caso di pericolo come Sue dei Fantastici Quattro o siete come Hulk, dalla rabbia incontenibile e devastante? Tirate fuori le unghie come Wolverine o pensate come Spider-man che "da un grande potere deriva una grande responsabilità"? Siete un uomo di roccia dal cuore tenero come "La cosa" o siete tutt'uno con la natura come Tempesta? Avete affinato i vostri sensi come Dare Devil o siete come Iron-Man, difesi dal mondo esterno da una luccicante corazza? Avete un super-cervellone che compensa i vostri limiti fisici, come il dott. Xavier, o il vostro punto di forza è la flesssibilità portata all'estremo di Reed Richards, l'uomo-gomma?
Ciao a tutti
dal vostro Uomo Ragno
PS: Se volete saperne di più su psicologia e fumetti, potete andare su Psicofumetto, su Amazingcomics o su Psicopedagogika.
16 commenti:
da bambina amavo follemente due personaggi: Lady Oscar e la Stella della Senna...stesso periodo storico, stessa forza, ma due ruoli molto differenti, entrambi però accomunati da un esere e un apparire, da un voler essere e un dover essere...oddio, s.o.s. counselor!!!!!un abbraccio ella
a me invece piaceva il classicissimo superman, con tutina incorporata. a differenza degli altri personaggi dei fumetti, la sua identità di superman non era una maschera. la sua maschera, invece, era clark kent, ossia l'uomo mediocre di tutti i giorni. ed è bello poter coltivare l'idea di avere un io profondo che non è semplicemente sovrapponibile a quello socialmente ed esteriormente identificabile.
gian paolo
io ho sempre desiderato essere GINNY ,un genio che spariva e riappariva, realizzava desideri incredibili e si trasformava in 1000 personaggi;a dire il vero ci penso ancora ora ....sara' grave?
CINZIA
Io ho sempre avuto difficoltà con i fumetti, ti sembrerà assurdo ma non sono mai passata dai "fumetti" e non li capisco, giuro. Se prendo in mano un fumetto devo essere particolarmente attenta perché é molto verosimile che l'80% del messaggio mi sfugga ... che maschera porto? Se dobbiamo rimanere ai fumetti ... la rabbia incontenibile di Hulk può essere che in qualche modo mi appartenga, ma non conoscendolo bene non posso sostenerlo con assoluta certezza. Un abbraccio da Giulia.
hai scritto l'abc del catechista? occa..zo... Eppure sembravi una così brava persona...
Caro Anonimo,
...ebbene sì, ho anche io i miei scheletri nell'armadio... :)
Del resto, lo sai bene che dietro ogni Uomo Ragno si nasconde un Peter Parker, il ragazzo un po' sfigato che per campare fa il fotografo precario.
(In realtà a te lo posso dire: faccio parte di una società segreta che si sta impadronendo dei gangli vitali della Chiesa Cattolica con lo scopo di far abbeverare i cavalli dei bolscevichi alle fontane del Vaticano,... se ti vuoi unire alla lotta ...)
lo riconosco, l'obiettivo è nobile ma tu stai attento che quello è un covo di monelli..... se ti scoprono, nella migliore delle ipotesi ti danno del terrorista e ti consegnano direttamente nelle mani bush (la storia insegna) il quale prontamente ti utilizzerà come scudo umano in iraq, nella peggiore, ripristinano il limbo (ma solo per qualche giorno, sia chiaro!) e ti spediscono là.
comunque tranquillo, ti capisco... i tempi son duri e..... cosa si deve fare per campare!
:-)
un saluto cordiale
P.S. meno male che sei cresciuto in fretta...perchè avere a che fare con loro da piccoli.....
Francesco qualcuno stamattina mi ha avvisato di "lasciarti stare" perchè hai scritto l'ABC del Catechista. Devo dire che inizialmente non ho neanche focalizzato ché distratta come sono non avevo notato ... sorry! Beh, approfitto per dire a chi mi ha "avvisata", e per conoscenza a te e a chi potesse esserne interessato, che normalmente io intanto non "giudico" (checché confesso l'aspirazione della mia vita fosse fare il giudice, davvero!) e se poi mi venisse in mente di farlo, tenterei di farlo non sulla base di pochi dati estrinseci, ma sulla base di una "conoscenza della persona" che trascenda confessioni e ideologie di qualunque "genere" e colore. Io probabilmente dal punto di vista della confessione cattolica più osservante, potrei essere definita "eterodossa" e se qualcuno pensasse di utilizzare ancora la caccia alle streghe come metodo per punire le "dissidenti", sarei di certo messa al rogo (sento già caldo!)... ci tenevo a dirlo Francesco e spero che non te ne dispiaccia.
P.S. Non vorrei essere ora cancellata dai tuoi link dopo la confessione del mio essere "fuori tracciato" in un senso! Scherzo. So che non lo farai. ;)
Carissima Giulia,
ti ringrazio molto per quello che mi scrivi.
Probabilmente la persona che ti ha "avvisato" è la stessa che stamattina ha lasciato il post precedente al tuo, come vedi ci siamo già risposti, a mio dire con codiale simpatia.
Che dire? A me piace la diversità, piace ascoltare le voci degli atei e dei credenti di ogni fede o credo filosofico. Basta che siano atei intelligenti e credenti intelligenti. Sono curioso, mi piace leggere le idee ben argomentate, fedeli alla vita degli uomini e delle donne reali, lontane dalle "risposte precotte" di ogni tipo.
Chi sono io? Che etichetta mi viene cucita addosso?
Sono credente? sì. Sono bigotto? Immagino di no, chi mi conosce di persona ha qualche elemento in più per giudicare. E, comunque, non mi sento "accusato" di nulla. Rispetto ai miei parametri non sono un oscurantista bigotto, perciò vado per la mia strada, se qualcuno pensa di me che lo sono, solo perché ho scritto qualche consiglio ai catechisti su come educare meglio... che ci posso fare?
Faccio formazione e in questo ho la pretesa, nel mio piccolo, di poter contribuire a cambiare la testa anche di quei catechisti disposti ad ascoltarmi perché educhino ad una fede critica e non a formulette esistenzialmente sterili.
Credo nella "Chiesa del grembiule" di d. Tonino Bello, quella che rifiuta i segni del potere per parlare col potere dei segni. Effettivamente non sono così "allineato" su tutte le posizioni del pensiero vaticano. Ad altri credenti infatti penseranno di me che sono addirittura "eversivo". Altri invece condividono le mie idee e la fatica di voler ostinarmi su una fede di frontiera. Lungi da me, quindi, voler catechizzare il prossimo attraverso il mio blog, che ha altri obiettivi.
Come scrivi tu stessa in uno dei tuoi ultimi post, ognuno nel proprio spazio virtuale deve essere libero di esprimersi per ciò che è e che vuole. Io sono un credente che non ama sbandierare la propria fede né vuole convertire gli infedeli. Ma sono anche un tipo narcisista: potevo non dire all'universo intero che ho scritto un'opera fondamentale per l'umanità come "L'ABC del catechista"?. ;-)
Alla prossima!
alla fine l'uomo s-mascherato sei stato tu! com'è strano il mondo e come siamo strani noi. basta spostarsi da un ambiente all'altro ed il giudizio su una persona cambia radicalmente, da pericoloso eversivo a bigotto cattolico... è una situazione fondamentalmente ironica. comunque spero di essere affiliato alla tua società segreta. il rito iniziatico? leggere l'abc del catechista?
gian paolo
Mi sa che questo ABC me lo leggo anch'io ... per una volta fatemi cambiare "genere"! ;)
arrivo tardi su questa conversazione virtuale che francesco ha già ben saputo raddrizzare...mi sconvolgono sempre certi commenti sulle persone solo da qualche piccolo particolare che, nel proprio modo di pensare, ha segno negativo...mi chiedo "la parola catechista" dice tutto sul libro e soprattutto sulla persona? son sicura, anche senza averlo ANCORA letto che questo testo non ha nulla di bigotto...mai giuducare a scatola chiusa...eh, permettetemi di osare, Caro Anonimo se potessi passare qualche giorno con Francesco scopriresti un credere che ti dà forza e ti rende libero...Francesco su quella frontiera sono con te!ella
mi trovo per caso in questo blog navigando "random" tra i vari siti amici e amici di amici. all'apparenza la discussione mi sembra scivolata un pò fuori tema, o forse no. forse tutto si mischia: maschere, identità, appartenenza. io non sono credente, ma sono per un sereno scambio di opinioni, sia negli argomenti che nei toni che hai utilizzato tu. la realtà religiosa e cattolica in italia, però, non è così e l'ultimo intervento, vagamente settario e religiosamente eccitato, sta lì a ricordarcelo. cristina
religiosamente eccitato dove? e settario di che, visto cheho detto solo che non si dovrebbe giudicare a scatola chiusa... ella
... piccolissima voce fuori campo, dopo aver letto i vari commenti non voglio aggiungere altro (è già stato scritto tanto), mi permetto solo di dire che ci sta bene anche in un post, come dice con ironia l'autore stesso : "dire all'universo intero che ho scritto un'opera fondamentale per l'umanità come "L'ABC del catechista"?. ;-)"
grazie del link!
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