
Giunto al terzo anno della scuola di counseling mi rendo conto di non riuscirne a dare ancora una definizione "divulgativa" agile ed esauriente. E' facile dare definizioni ufficiali, corrette formalmente ma poco comprensibili all'amico Gigino. Altra tentazione, quella di dire quello che non è il counseling (non è psicoterapia, non è "dare consigli", ecc.), ma questo non soddisfa l'amico Gigino. Ci vorrebbe un buon divulgatore, un Piero Angela del counseling, capace di trasmettere un senso di qualcosa di "nuovo" e poco conosciuto in maniera efficace senza banalizzare il contenuto. personalmente ci sto provando, ma ancora non ci sono riuscito, così scrivo per chiarirmi le idee e chiedere un aiuto ai miei lettori (colleghi e non).
Il counseling è "un modo di aiutare una persona"? Troppo generico! Il counseling è "aiutare una persona che ha un problema a venirne fuori con le sue capacità"? Già va meglio, anche se i puristi forse storcono il muso: che tipo di problema? Mica il counselor ha la bacchetta magica per tutto!In genere l'amico Gigino comprende bene le metafore e le immagini, proviamo con quelle. Il counselor è "un manutentore di un impianto che tiene oliati gli ingranaggi del nostro cervello"? Non va bene (troppo particolare, e poi il counselor non è uno che "ti manovra nel cervello" mentre tu non fai nulla). Proviamo con lo sport: il counselor è come un allenatore che ti osserva giocare, capisce il tuo stile, le tue potenzialità, le tue aree di miglioramento e ti dà delle indicazioni su come giocare meglio. Ecco, forse ci siamo. Non è ancora perfetta, ma siamo sulla strada giusta.
Avete altre idee? Fatemele sapere: l'amico Gigino è lì che aspetta una risposta...
NB: Questo post ha avuto un seguito, LEGGILO
1 commento:
Caro cugino, cosa dire a Gigino? La prima cosa che ho fatto dopo aver letto il tuo post è stato andare su wikipedia, credo lo abbia fatto pure tu. Tra le tante definizioni, la prima mi pare la più semplice: "Il counseling è un intervento professionale orientato alla prevenzione del disagio individuale e sociale. Si occupa di problemi specifici come prendere decisioni, sviluppare la conoscenza di sé, migliorare il proprio modo di relazionarsi agli altri."
Io però chiederei proprio a Gigino di aiutarti a trovare una definizione, tu dagli gli indizi e poi fatti dire da lui cosa fai (perché si tratta di ciò che fai, non di ciò che sei; tu fai il counselor, non sei un counselor, un giorno ti proporrò un dibattito sull'uso spregiudicato e fuorviante del verbo essere).
Comunque, alla fine, un counselor è un filosofo, e in quanto filosofo è di difficile definizione. Un counselor è, forse, un filosofo disponiobile.
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