Un post dedicato ai vaticanisti, ai credenti (a vario modo) e agli anticlericali. Dopo aver letto e ascoltato tanto sull'elezione di Papa Francesco, ora sento il bisogno di scrivere quello che mi sarebbe piaciuto leggere.
A TUTTI
Le parole e i gesti dell'inizio di questo Papa sono stati di una portata storica ed ecclesiale immensa. Nella storia della Chiesa si sono confrontate (e continuano tutt'ora) concezioni molto differenti di intendere il ruolo del Papa e il suo rapporto con gli altri vescovi.
Semplificando un po' possiamo dire che c'è una corrente di pensiero che ricorda come ogni Vescovo sia il pastore della propria diocesi (quindi "padrone a casa sua" con notevoli conseguenze anche sul piano della guida pastorale e della cura dottrinale) e che il Papa sia il Vescovo di Roma che storicamente ha avuto il compito di "armonizzare" nella comunione le varie chiese locali. Un'altra corrente di pensiero invece vede nel Papa/Pontefice un vero e proprio "capo della chiesa" in senso fortemente gerarchico, con intuibili conseguenze sul piano teologico e pastorale (e con ovvia diminuzione dell'auctoritas dei pastori delle cheise locali).
Negli ultimi secoli (!) di storia la corrente "collegiale" è stata di fatto minoritaria (aumentando così il distacco dalle chiese protestanti e ortodosse che rifiutano una interpretazione "piramidale" del cosiddetto "Primatus Petri") fino alla concezione di sovraesposizione mondiale mediatica fatta da Giovanni Paolo II (Benedetto XVI pure era di questa linea).
Invece Papa Francesco, fresco di elezione ha detto delle parole semplici ed inequivocabili: "La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie!
[...] incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese".
Parole nette, semplici nella forma, teologicamente perfette, densissime di significati ecclesiali che dicono come Papa Francesco ha in testa e nel cuore un'idea di Chiesa e di esercizio del suo ruolo di tipo episcopal-conciliarista. Personalmente, ne sono ben contento e credo che, se continua così, ci troviamo davanti ad una figura il cui peso pastorale potrebbe rivelarsi addirittura maggiore di Giovanni XXIII.
Questa semplice ma immensa precisazione teologica non l'ho sentita fare da nessun giornalista in questi giorni.
Invece credo fosse proprio questo ciò che avrebbero dovuto spiegare a tutti gli ascoltatori/lettori, i quali hanno intuito di trovarsi davanti qualcosa di immenso senza riuscire forse a decifrarlo appieno (cogliendone però il linguaggio dei segni: il rifiuto di vesti eccessivamente ricche, l'invocazione della benedizione da parte del popolo, ...).
AI GIORNALISTI
Se ti proponi come un "giornalista commentatore" di fatti vaticani ricordati che per capire (e aiutare i tuoi lettori a capire) il senso degli eventi vaticani:
- Sarebbe il caso che tu studiassi un po' di teologia e di storia della chiesa prima di parlare
- No. Aver letto i romanzi di Dan Brown non ti autorizza a proclamarti "esperto" di fatti ecclesiali.
- I luoghi comuni su "i gesuiti" (molto intelligenti ma subdoli manipolatori) o su "il papa bianco contro il papa nero" o su altri ordini ecclesiastici non possono essere utili a capire gli eventi e simili baggianate ormai tendono a sparire anche dalle più vetuste barzellette dei preti. Siete mentalmente più vecchi voi di molti cardinali.
AI CREDENTI
Per quanto lo stesso Papa si sia detto (ovviamente) in continuità con i suoi predecessori, i suoi gesti, il suo stile di vita e i suoi discorsi non lo sono affatto. Io credo che questo sia un gran bene per la Chiesa. Con rispetto parlando, Bergoglio sta a Wojtyla come la Roma alla Lazio: non puoi tifare per tutti e due.
Allora vedere in giro commenti del tipo: "vedo in lui un nuovo Giovanni Paolo II" significa una di queste due cose:
- siamo ancora dei credenti ingenui e "bravi bambini" che hanno imparato che "si vuol bene al Papa" in quanto tale. In tal caso... SVEGLIAAAAA! Accendete la testa. I papi non sono tutti uguali, la Chiesa e il mondo hanno bisogno di credenti pensanti!
- Oppure lo sappiamo che gli stili pastorali sono opposti ma facciamo finta di niente, come se nulla fosse, oppure ci arrampichiamo in ridicole costruzioni semantiche per dimostrare che "in realtà volevano dire la stessa cosa ma in modo diverso". Se siete di questa linea posso solo dirvi che il vostro servilismo è il contrario della parresìa evangelica e che, quindi, siete miei nemici. E non sempre ho la forza e la voglia di pregare per i miei nemici.
AGLI ANTICLERICALI
Io vi amo quando mi mettete in crisi, costringendomi a chiedermi: Ma io, perché credo? E in cosa credo? Quante incrostazioni storico-sociali sporcano la mia fede?
Quindi vi prego, fate bene il vostro mestiere.
Cioè criticate i credenti a ragion veduta usando bene gli strumenti della ragione (a voi tanto cara, ma anche a me).
In questi giorni ho letto tantissimi commenti critici sulla chiesa, il conclave e i papi, ma mi sembra che appena il 10% fossero delle frasi fondate razionalmente. Il resto erano affermazioni generiche, luoghi comuni con la stessa dignità epistemologica dei pareri calcistici di un ultrà. Quandi niente da commentare da parte mia su espressioni tipo "Tanto sono tutti ladri/pedofili/bugiardi/schifosi..." ecc.
Mi soffermo invece su una accusa particolamente grave riguardante il rapporto con i regimi destrorsi sudamericani e addirittura il "tradimento" da parte di Bergoglio di due gesuiti lasciati deliberametamente nelle mani torturatrici di un regime dittatoriale per pura ragione di stato.
E' una accusa molto pesante e da simpatizzante del nuovo Papa mi piacerebbe che ogni dubbio a riguardo fosse dissipato.
Oppure dimnostratemi che la mia simpatia è mal riposta argomentando per bene i fatti accaduti ed evitando di riportare citazioni da citazioni da citazioni da link che riprendono spezzoni di interviste di quarta mano...
Non vorrete mica fare la figura di quelle femministe incazzose che hanno attaccato istericamente il Papa per una frase contro le donne MAI DETTA e la cui unica fonte era un "google answers" del 2007 rimpallato per il web come "fonte certa"...
E' vero che il Vaticano ha raggiunto livelli di non trasperenza e inciucio da fa vergognare Gesù Cristo e tutti credenti. E' proprio per questa scarsa trasparenza che il rischio di cadere nelle trappole del complottismo misterico è sempre dietro l'angolo.
Vorrei perciò che le vostre accuse alla Chiesa fossero ben fondate, cristalline. Altrimenti andiamo soltanto ad alimentare il palinsesto di Voyager.
E sarebbe proprio un peccato che il Libero Pensiero Razionalista passasse dai fasti del giacobinismo alle miserie del giacobbismo...
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