29 gennaio 2013

A Sara e Miriam

Verrà il giorno in cui partirete;
andrete su quella strada della vita che è soltanto vostra.

Io dirò qualche ultimo "E mi raccomando,...", per quel che vale.
Poi mi farò da parte.
Sarò un po' triste, certo: è così bella la vostra presenza.
Ma sarò anche felicemente orgoglioso di vedervi cresciute, capaci, mature.

Sceglierete voi la strada e i compagni di viaggio.
Sceglierete voi le mete, il percorso, le soste.

Nel viaggio, vorrei esservi vicino e lasciarvi libere

essere una presenza salda che non sia invadente.
Ecco perché non verrò con voi.
Ma vi sto preparando uno zaino per il viaggio.

Dovrà essere uno zaino leggero:
ho visto troppi figli schiacciati da genitori ingombranti
e non voglio questo per voi.
Dovrà essere uno zaino semplice e utile:
ho visto troppi figli confusi dal superfluo.
Così, ecco quel che troverete

- Una bussola
Perché siate libere di andare dove volete, sapendo sempre dove siete

- Una foto di mamma e papà
Per ricordarvi che siete nate dall'amore

- Una foto di famiglia con nonni, zii,...

Per ricordare le radici che vi hanno nutrito

- Un canzoniere e una scatola di colori

Per fare più bello il mondo

- Il vangelo secondo Marco
Perché racconta Gesù viaggiatore e compagno di strada

- Qualche ricetta di mamma
...che non guasta mai

- Questa mia lettera d'amore per voi.

Il resto saprete procurarvelo da voi.

E siccome il viaggio è il vostro,
questo zaino prepariamolo insieme:
per noi genitori è troppo forte la tentazione
di credere di sapere tutto della vita e di decidere
cosa sarà "sicuramente utile" al viaggio degli altri.

Ecco, questo è lo zaino.
Uno zaino che costruiamo istante dopo istante
per un viaggio che non è "domani" ma è già iniziato.
E ogni giorno, crescendo, 
ci salutate e partite un po' alla volta.

Buon viaggio,
il vostro papà


1 commento:

Carla ha detto...

mi hai emozionato, bellissima e vera, spero di non essere una madre ingombrante e prego Dio ogni giorno per questo, pregherò anche per te che sei davvero una bella persona capace di toccare sempre le note del mio cuoricino che a volte dal troppo sentire ha paura di non riuscire a vivere tutte le emozioni quotidiane che mi regalano le mie bambine perchè intense, tante, è bella la vita, grazie Francesco