14 aprile 2010

Lost in translation

A beneficio di tutti i lettori, pubblico un breve dizionario fraseologico per la traduzione dal "Genitorese medio" all'"Italiano relazionale".

Frase dei genitori: "Nostro figlio è terribile! E' un diavolo incontenibile!"

Significato reale: Non stiamo assolutamente ascoltando i bisogni e la vita di nostro figlio, al punto tale che scambiamo qualsiasi comportamento aggressivo o dirompente come un capriccio o un elemento innato del carattere. Più il tempo passa, più non lo capiamo e più lui alza il tiro della provocazione in quanto ormai ha concluso che solo così ci accorgiamo di lui. In sostanza stiamo programmando la vita di nostro figlio in maniera tale che, crescendo, diventerà diffidente verso il mondo, abituato più a pretendere che a dare, incapace di gratuità e instaurando relazioni (affettive, amicali, ecc.) inquinate da un senso generale di "essere in credito", in quanto "subente continue ingiustizie".

Frase dei genitori: "Mio figlio è un angelo, sta sempre al suo posto e non dà mai fastidio di alcun genere".
Significato reale: Stiamo crescendo un figlio iperadattato (sottomesso) che si comporta bene per paura che potremmo non volergli più bene. E' un "bravo ometto" iperresponsabilizato incapace di vivere con serenità la propria età. In sostanza stiamo programmando la vita di nostro figlio in maniera tale che, crescendo, diventerà un nevrotico incapace di essere felice e tormentato da un costante senso di inadeguatezza.

Frase dei genitori: "Non è terribile? Che dolce canaglia!..."

Significato reale: A mio figlio permettiamo di tutto, qualsiasi cosa faccia per noi è motivo di ammiccamenti e risatine. Lui ovviamente se ne accorge e alza i tiro combinandone sempre di più grosse. Ma noi siamo assolutamente incapaci di contenerlo, non ne abbiamo proprio voglia. In questo modo nostro figlio non comprenderà mai il senso del limite né interiorizzerà alcun il principio di responsabilità. In sostanza stiamo programmando la vita di nostro figlio in maniera tale che, crescendo, accadranno uno o più di questi eventi: a. sarà incapace di relazioni autentiche di amicizia e amore; b. proietterà all'esterno le proprie responsabilità pretendendo che il mondo gli dia ciò che non può/sa procurarsi attraverso le proprie legittime risorse (lavoro, ecc.); c. rovinerà la convivenza sociale nelle maniere più svariate; d. ci renderà la vecchiaia amara.

Frase dei genitori: "Mio figlio si chiamerà [selezionare una tra le seguenti opzioni: Kevin, Alexander, Raoul, Michael, Jonatan, ...]. Mia figlia si chiamerà [selezionare una tra le seguenti opzioni: Sharon, Suami, Katrin ... e via esoticheggiando]"...
Significato reale: Sono insoddisfatto della vita che conduco e mi illudo che la vita dei miei figli possa essere migliore della mia, passata al'insegna del "vorrei ma non posso". Il nome esotico e/o forzosamente originale sta a simboleggiare quella vita da vip "super" che credo spetti di diritto a chi porta un nome del genere, perché questo è quello che ho capito dell'esistenza umana dopo anni di dura formazione della mia persona attraverso la visione di "Verissimo", "La vita in diretta", ecc.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mò traduci questa frase: mia figlia si chiamerà Crocifissa Delfina, mentre mio figlio si chiamerà Cateno...

Francesco ha detto...

Ecco la traduzione che darei della frase lasciata da "Anonimo" nel commendo precedente:

Attribuissco ai miei figli nomi che rimandano ad una religiosità popolare fatta di devozionismo ed idolatria del dolore. Coerentemente, li educherò in maniera tale da generare in loro
1. legami pesanti col passato e gli ambienti di origine
2. isolamento dalle amicizie e dai legami esterni al nucleo familiare
2. diffidenza a gustare i piaceri della vita
3. nevrosi varie legate al conflitto interiore volere/dovere


Per il loro bene, sarebbe bello che trovassero sul loro percorso di vita qualche buon terapeuta. Ma in questi casi generalmente si proiettano all'esterno i propri disagi interiori e difficilmente si ricorre a questo tipo di aiuto.